Ho imparato… che le parole non dette feriscono di più

R. Magritte – Gli amanti

di Anita Luise (IV O)

Fino a pochi giorni fa uscivo e scherzavo con i miei amici, andavo a scuola, mi lamentavo di dovermi alzare presto, trascorrevo qualche pomeriggio con il mio ragazzo, camminavamo mano nella mano, ci scambiavamo sguardi, baci e coccole… Adesso invece mi ritrovo chiusa in casa, con il solo sentimento della paura a farmi compagnia, seduta alla scrivania della mia camera mentre cerco le parole adatte ad esprimere questi miei pensieri.

Fuori c’è un’epidemia… anzi, mi correggo, una Pandemia, che sta costringendo tutti noi ad essere barricati in casa e a vedere le persone solo attraverso uno schermo.

In questo momento penso a tutte le cose che vorrei fare, ma questa situazione me lo impedisce.

Questo isolamento momentaneo sta facendo fiorire in me tanti pensieri, belli e brutti, e soprattutto mi sta facendo capire quanti errori io abbia fatto finora.

Tutti, io compresa, diamo per scontato di avere sempre ogni cosa tra le mani, ma non ci accorgiamo che basta solo un battito di ciglia perché essa ci venga portata via.

Ci lamentiamo della vita, del fatto che essa sia quasi “monotona”, di voler fare qualcosa di diverso, mentre ora ci ritroviamo a rimpiangere quella monotonia.

Noi studenti, che normalmente odiamo il suono della sveglia alle 7 e l’incamminarci nell’aria fredda del mattino verso scuola come degli zombie, adesso quasi lo rimpiangiamo.

A volte il sabato capitava che non avessi voglia di uscire, ora non so cosa darei per vedere i miei amici.

Ho capito quanto siano importanti un abbraccio, una parola, un gesto e soprattutto ho imparato quanto sia importante non rimandare le cose.

Ho capito che non esiste il “domani” o il “quando ho tempo”, bisogna fare subito le cose.

Ho imparato che le parole non dette ed i rimpianti feriscono più dei fallimenti.

Quindi, cari italiani, cari studenti, prendiamo atto di questo tempo che ci è stato concesso per riflettere su noi stessi, per migliorare la nostra concezione della vita, anche per approfondire abilità come la cucina o altro.

E quando tutto questo sarà finito, qualsiasi cosa voi pensiate fatela, non rimandate nulla, anche se fallirete provateci lo stesso. Date abbracci anche senza motivo ai vostri amici, ai vostri cari,ai vostri fidanzati, impariamo ad eliminare la cattiveria che caratterizza il mondo sociale, impariamo ad amare e a voler bene e a mettere via l’orgoglio.

Diamo il massimo in tutto, nella vita, nella scuola, nel lavoro, che poi ci verrà tutto ripagato.

Ecco cosa ho imparato dal coronavirus: iniziare ad apprezzare un po’ di più la normalità che mi circonda e cogliere l’attimo quando mi si presenta di fronte.