Da Pia de’ Tolomei a Olympe de Gouges: donne vittime e combattenti nella letteratura e nella storia
di Chiara Cirillo e Marianna Palomba (4G Turismo)
Anche quest’anno a scuola, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la 4G Turismo, guidata dalla professoressa Adele Tirelli, ha svolto un lavoro sull’argomento.
Com’è noto, la cronaca nera è ricca di eventi criminosi incentrati sulla coppia, che diventa teatro di aggressioni e di violenza. In Italia, solo nel 2023, si contano 106 femminicidi e, nella maggior parte dei casi, ci si ritrova dinanzi ad una scena che sembra ripetersi sempre uguale: autore del delitto è l’uomo, il quale decide, con o senza premeditazione, di “farla pagare” alla propria compagna, con l’idea di ritrovare in questo modo equilibrio nella propria vita oppure di imporre la sua superiorità. La storia e la letteratura spesso ripropongono fatti di questo tipo, fra tutti il caso di Pia de’ Tolomei, la cui tragica vicenda è raccontata nel V canto del Purgatorio dantesco.
La storia di Pia ha toccato i cuori di tutti noi: la nobildonna senese fu uccisa dal marito Nello d’Inghiramo dei Pannocchieschi, signore del Castel di Pietra a Gavorrano in provincia di Grosseto. Era il 1297 quando lui, dopo averla tenuta segregata, la scaraventò giù da un balcone facendola cadere nel vuoto della rupe sottostante. “Quando tu sarai tornato al mondo, e riposato de la lunga via – così Pia raccomanda al poeta – ricorditi di me, che son la Pia / Siena mi fé, disfecemi Maremma”, poi tra le righe si legge l’accusa nei confronti del marito: “Salsi colui che ‘nnanellata pria / disposando m’avea con la sua gemma”. Lo sa bene colui che mi donò il suo anello.
Pia è una tra le più famose figure femminili della Divina Commedia, eppure gli storici non riportano molto sul suo conto. E’ stato proprio Dante a tramandarci la sua storia attraverso i versi famosi.
Anche nella storia possiamo trovare delle importanti figure femminili, che hanno combattuto per i diritti delle donne, così come si fa ancora oggi. Proprio recentemente, studiando l’Illuminismo e la Rivoluzione francese abbiamo messo a fuoco in particolare la figura di una donna che ai suoi tempi dimostrò grande tenacia e ostinatezza per raggiungere traguardi importanti in direzione della parità di genere. Olympe de Gouges, che in un certo senso possiamo considerare una femminista ante litteram.
I pregiudizi e le demonizzazioni subite durante il corso della storia hanno precluso alla donna la parità di genere, ma Olympe si batteva per raggiungere questi diritti. Nel 1791 pubblicò la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina in cui proponeva il miglioramento delle condizioni della donna nella società francese, tuttavia il suo tentativo riportò scarsi risultati e il suo scritto servì alla stesura della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Nel 1792 Olympe si propose volontaria nella difesa del re davanti alla Convenzione, ma lo stesso re respinse il suo aiuto con dispetto. Nonostante questo fallimento non si diede per vinta, tanto che riuscì ad ottenere l’ammissione delle donne alla commemorazione della presa della Bastiglia. Per capire la determinazione di questa donna basti pensare che scrisse addirittura alla regina Maria Antonietta in persona, allegando la dichiarazione da lei stilata nella quale sosteneva, oltre alla parità di genere, anche la possibilità di divorzio, la libera ricerca della paternità e la legittimazione dei figli al di fuori del matrimonio. A causa delle accuse volte a Marat e Robespierre, Olympe fu citata in giudizio, arrestata per la posizione assunta e rinchiusa nella prigione di Saint-Germain-des-Prés, dove fu tenuta in condizioni pessime, nonostante le molteplici richieste di soccorso. La donna non ricevette alcuna assistenza e il 2 novembre 1793 fu condannata a morte, portata in tribunale e in seguito decapitata. Olympe de Gouges resta una scrittrice importante di questioni sociali, e una sostenitrice di riforme radicali, che spese una vita intera per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo della donna.