Canottaggio: Langellotto studente e campione, orgoglio della scuola e della città di Castellammare
di Pasquale Calabrese e Aniello Cuomo (IV A)
Oggi parliamo di sport, quello vero, non infangato dai soldi e dal potere. Lo sport che resta tale, sinonimo di sudore, fatica e passione. Ai nostri microfoni è intervenuto il campione nazionale di canottaggio Vincenzo Pio Langellotto, alunno della classe II B (nella foto il secondo da sinistra) che ci ha raccontato le sue giornate, la sua passione, la sua vita. Vincenzo l’anno scorso ha conseguito il titolo di campione regionale e quest’anno ha vinto meritatamente il titolo di campione nazionale quattro senza (gara con 4 atleti per imbarcazione senza timoniere).
Quando hai iniziato e come è nata la tua passione per il canottaggio?
“Ho iniziato circa 4 anni fa, quando andavo sul lungomare con i miei genitori vedevo sempre dei ragazzi che remavano su quelle che io, erroneamente, chiamavo barche. Chiesi a mia madre di iscrivermi a questa disciplina, che poi non ho mai abbandonato.”
Chi sono i tuoi modelli di riferimento?
“Primo fra tutti, Giovanni Abagnale campione olimpico nel due senza, Luca Parlato e Mario Paonessa. Tutti grandissimi atleti del Circolo Nautico Stabia.”
A proposito del Circolo Nautico Stabia, cosa ne pensi?
“E’ un’ottima scuola che mette a nostra disposizione allenatori qualificati con grandissima esperienza. Dovrebbe essere un vanto per tutta Castellammare , anzi per tutta la nazione.”
Come organizzi le tue giornate?
“La mattina mi sveglio alle 5.20, vado a fare allenamento. Finiamo per le 7.40 poi sistemiamo le imbarcazioni, una doccia veloce e andiamo a scuola. Tornato a casa inizio a studiare alle 15, alle 16 vado di nuovo a fare allenamento. Mi resta poi un’ora e mezza per svolgere i compiti in sospeso. Dopo cena, verso le 20.30, non rimane che andare a dormire.”
Che cosa sogni per il futuro?
“Sogno di diventare campione mondiale di canottaggio e di non abbandonare mai questa disciplina.”