La scuola si differenzia: così impariamo a rispettare l’ambiente
di Monica Iovino (II H)
“La scuola si differenzia” è il titolo del progetto di educazione ambientale realizzato dal Comune di Castellammare di Stabia con l’assessorato all’Ambiente e alla Sicurezza guidato dall’assessore Gianpaolo Scafarto. Oggi l’incontro con gli studenti dell’Its Sturzo di Castellammare, organizzato dalla docente Rossana Capuano. Le agenti Ines Vescovo e Anna Russo della Polizia Municipale stabiese diretta dal capitano Alfonso Mercurio hanno spiegato con l’aiuto di un filmato le condizioni del nostro ambiente, non solo Castellammare di Stabia ma anche di tutto il territorio. Abbiamo assistito per l’ennesima volta a immagini sconcertanti. La causa? L’elevato tasso d’inquinamento nell’aria, nei terreni e nell’acqua. A proposito di quest’ultima impressionante una clip riguardante un cetaceo morto per aver ingerito oltre 80 buste di plastica che gli sono state ritrovate nello stomaco in seguito all’autopsia. Inoltre abbiamo potuto vedere che il fiume Sarno, quindi il nostro fiume, è il più inquinato d’Europa e che non può praticamente esistervi alcuna forma di vita. In più c’è l’inquinamento sempre più elevato dei terreni, che gioca a nostro sfavore poiché frutta e verdura che vengono coltivate in terreni inquinati poi vengono mangiate da noi… Lo stesso vale per il mare: i pesci si nutrono di sostanze nocive e anche noi di conseguenza. Addirittura ci hanno detto che se si continua di questo passo, tra 50 anni potremmo aver finito ogni risorsa. Abbiamo parlato proprio per questo di ciò che potremmo fare noi per poter diminuire l’inquinamento, partendo da quello che può sembrare una banalità ovvero la raccolta differenziata che permette di riciclare ciò che buttiamo, o piccoli accorgimenti come il non buttare l’olio di cucina nel lavandino o nel wc. Inoltre facendo una raccolta dell’umido senza errori possiamo contribuire alla realizzazione del compost, ovvero un concime naturale. Insomma dovremmo iniziare a fare ognuno la propria parte per prenderci cura del nostro pianeta, per noi e il nostro futuro e per chi verrà dopo di noi.