Stazione spaziale cinese, Tiangong-1 è caduta nell’Oceano Pacifico alle 2.16

 

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Giusy D’Antuono, Alessia Vetrò, Antonietta Buonocore  (IV A)*

Tiangong-1, nome che dal cinese mandarino può essere tradotto come “Palazzo del Paradiso”, rappresenta la prima stazione spaziale costruita dalla China National Space Administration (CNSA). Si tratta del modulo operativo d’esordio dell’ambizioso programma Tiangong, legato al lancio di altri due moduli più grandi, il Tiangong-2 e il Tiangong-3. L’obiettivo della Cina è realizzare una stazione spaziale orbitante modulare da 20 tonnellate simile alla MIR.

Tiangong-1 è caduta nell’Oceano Pacificio alle 2.16 di lunedì. Il processo di decadimento naturale della stazione spaziale cinese giunge così al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre e  disperdendosi in mare senza causare alcun danno. Lo ha reso noto l’Agenzia spaziale italiana.

Il comitato tecnico scientifico ha escluso la possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 abbiano impattato sul territorio nazionale.

La stazione spaziale cinese era lunga circa 10,5 metri, con un diametro di 3 metri e due pannelli solari delle dimensioni di sette metri per tre. Il suo peso, al momento del lancio, era pari a 8 tonnellate e mezzo: ha trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore, essendo stata lanciata nel 2011 con il compito di effettuare esperimenti di orbita e ormeggio nell’ambito del programma spaziale di Pechino che si è posta l’obiettivo di piazzare una stazione permanente entro i prossimi cinque anni.

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